Il progetto “Denice, un museo a cielo aperto” ha visto la luce alcuni anni fa e da allora la collezione di ceramiche esposte si è ampliata notevolmente, superando le 60 opere.

Si è trattato di provare a far conoscere il piccolo borgo medievale, uno dei meglio conservati della zona, puntando sul linguaggio proprio di una delle arti più conosciute: la scultura della ceramica. Lo spunto si è trovato anche nella vicina Albissola (SV) con la sua straordinaria tradizione. Oggi a Denice le opere contemporanee di artisti nazionali e internazionali guidano il visitatore in una passeggiata deliziosa.
Cosa vedere a Denice
Noi ci siamo stati in occasione di uno dei Tour organizzati per scoprire i tesori del territorio. Suggerisco di visitare la chiesa parrocchiale di S. Lorenzo al cui interno ancora si ammirano affreschi quattrocenteschi. La chiesa venne ricavata dalla cappella che faceva parte dell’antico castello, donata dal Marchese Del Carretto affinché fosse destinata a basilica.
Se possibile, dedicate tempo alla visita dell’Oratorio cinquecentesco di S. Sebastiano, oggi spazio pubblico.
Situato a mezza collina (ma le colline della Langa astigiana sono molto alte) Denice gode di spettacolari vedute sulla Valle Bormida verso Savona, ove in epoca romana correva la via Aemilia Scauri, che conduceva a Vada Sabatia, l’odierna Vado Ligure.

Nel punto centrale del paese, l’antica torre del castello dei Marchesi Del Carretto, consente al visitatore di spaziare sui Calanchi che disegnano paesaggi incantevoli.
Anche il piccolo Museo del Presepe merita un’occhiata: è qui che viene collocata la Natività vincitrice nella mostra internazionale di presepi artistici “La Torre e il sogno del Presepe” che si svolge ogni anno da circa un ventennio.
