Vi racconto la più piccola D.o.c. d’Italia.
Così è conosciuto nel mondo il paese di Loazzolo, nel sud Astigiano. Nel 1992 gli veniva ufficialmente assegnata la D.o.c. per il Moscato passito, produzione esclusiva e di nicchia.
Conoscere il “Loazzolo”
Le poche aziende che producono il “Loazzolo D.o.c.” hanno uno standard qualitativo davvero eccellente e ricercato. Per questo, sono citate da tutte le riviste internazionali di settore (in primis Wine Spectator, la rivista americana forse più influente del pianeta).
Il “Loazzolo D.o.c.” si caratterizza per i profumi di vaniglia e frutta candita. Difatti è perfetto accostato al fois gras, ai formaggi stagionati, alla pasticceria secca o al torrone, oppure sorseggiato come “vino da meditazione”.

Conoscere Loazzolo
Il paese di Loazzolo si trova nella parte meridionale della provincia di Asti. È uno dei primi borghi della Langa Astigiana della Valle Bormida, territorio che si estende fin quasi alla città di Savona. Merita una capatina per i ripidi vicoli in pietra, per le case antiche (alcune sapientemente ristrutturate) e per la vista che si gode dal terrazzo panoramico, dietro la parrocchiale di S. Antonio Abate.
Sebbene oggi a Loazzolo non si vedono più lupi vagare nelle notti invernali (da cui l’antico nome Lupaziolum), qui si assapora un’aria mite, a volte marina, che permette ai fichi d’india di maturare, alle agavi di abbellire giardini, agli ulivi di ornare i vigneti terrazzati, altra ricchezza culturale del luogo.
Ancora più importante è sottolineare come trattorie e agriturismi nei dintorni offrano al visitatore l’opportunità di assaporare la cucina tipica della Langa Astigiana. Troverete squisita carne da macellazione locale, oltre a primi eccellenti e dolci accompagnati dal frizzante Moscato. Qui, sui “surì” (i lati delle altissime colline esposti al “sù”, il sole) trova il perfetto terroir per la sua maturazione.