L’Acquese è un territorio dell’Alto Monferrato che regala al visitatore panorami incredibili. Ricco di castelli e palazzi appartenuti alle più importanti famiglie patrizie genovesi, i Doria, i Serra, i Pallavicino, i Grimaldi, è un territorio tutto da scoprire.
I borghi di Morsasco, Prasco, Orsara Bormida, Roccagrimalda, Cremolino sono solo alcuni dei paesi che ospitano queste meraviglie del passato.
Il centro più importante della zona è Acqui Terme. Abitata in origine dai liguri Statielli, ribattezzata Aquae Statiellae dai Romani, per via delle salutari acque che sgorgano in città, Acqui visse un momento di splendore in età alto-medievale. Ne sono testimonianza il Duomo e il caratteristico quartiere medievale della Pisterna. Qui, nella parte più alta del borgo, domina il Castello dei Paleologi.

Cosa vedere
Oltre agli edifici religiosi, caratteristica nel centro è l’edicola della Bollente, fonte da cui sgorgano le acque termali curative a 75° C. Dal ponte sul fiume Bormida, che bagna la città, si possono ammirare gli imponenti resti dell’acquedotto romano.
Nel cuore antico della città si erge la Cattedrale dell’Assunta (1067): l’impianto originario romanico è ancora a tratti riconoscibile. La sagrestia ospita il trittico dedicato alla Vergine di Montserrat, capolavoro del pittore spagnolo di stile fiammingo Bermejo.
La primitiva cattedrale, la basilica di San Pietro, una delle più antiche cattedrali italiane, viene trasformata abbazia benedettina e dopo un periodo di abbandono, ripristinata al culto nel XVIII secolo. Della costruzione medievale si conservano l’abside centrale, le absidi minori poligonali e le fiancate esterne superiori della navata maggiore.
Oggi Acqui Terme punta al futuro sfruttando le sue acque curative, classificate dal S.S.N. “di 1° livello super”. con caratteristiche salso-bromo-iodiche-sulfuree ideali per curare sintomatologie di tipo reumatico e artritico, malattie dell’apparato locomotore e delle vie aeree. Fiore all’occhiello sono i fanghi, ottenuti dal contatto delle acque termali con argilla selezionata.

Nei dintorni
Meritano un’occhiata anche i dintorni della città: sulle alture di Borgo Monterosso, la splendida Villa Ottolenghi regala al turista uno spaccato unico dell’Art Déco. Molti gli artisti italiani e internazionali che qui hanno soggiornato per lunghi periodi, lasciando opere esclusive.
A Bistagno la pregevole Gipsoteca Giulio Monteverde raccoglie numerosi gessi che consentono di cogliere i diversi aspetti dell’attività dell’artista.
A pochi chilometri, il centro storico di Cassine è uno dei più ricchi di testimonianze storich. Al centro del borgo si può ammirare il complesso conventuale di San Francesco in stile lombardo gotico, risalente al XIII secolo. A fianco l’ex convento del quale restano il corridoio d’accesso e la sala capitolare con notevoli affreschi trecenteschi. L’abbazia di Santa Giustina a Sezzadio venne fondata secondo la leggenda dal re Liutprando e dedicata nel 772 alla martire Giustina. La chiesa è a tre navate e conserva decorazioni ad affresco di scuola lombarda (XIV-XV sec.); la cripta è ritenuta la parte più antica.
Vi segnalo anche il piccolo ricetto medievale di Visone, e l’antico paese di Ponzone le cui vedute sono considerate tra le più belle d’Italia.
