Sui menù di ristoranti fuori regione, c’è chi lo chiama Bonèt, chi Bonnet alla francese.
ll suo nome corretto è Bunèt. Con un termine dialettale ormai pressoché in disuso – Buna – si indicava una specie di cappello, un baschetto… E poiché questo dolce, che sarebbe da preparare in uno stampo da budino/crème caramel, ne ricorda la forma, ecco il Bunèt (piccola Buna).

E’ uno dei capisaldi della cucina piemontese e ovviamente monferrina. Un dolce al cucchiaio tra i più golosi, da servire freddo di frigo, facilissimo da preparare, ma talmente buono nella sua semplicità da essere indimenticabile. Latte, zucchero, uova, vaniglia, scorza di limone, cacao e amaretti secchi sono gli ingredienti da cuocere in forno a bagnomaria, dopo aver fatto caramellare lo zucchero per rivestire lo stampo.
Noi lo gusteremo il 7 aprile prossimo presso la trattoria “I Templari” di Saliceto (CN), durante il tour del “Mistero dei Templari della Valle Bormida”. Vi consiglio assolutamente questo localino, piccolo, curato, con un’ottima cucina tipica. I prezzi sono davvero ottimi e i gestori simpaticissimi e gentili!