Una capatina a Roccaverano (AT), gioiello della Langa Astigiana farà scoprire al visitatore che l’appellativo “Langa” non indica solo il territorio blasonato del Barolo e del Tartufo bianco d’Alba, ma anche quest’area del sud Astigiano che si spinge, attraverso la Valle Bormida, quasi fino alla città di Savona. Il paese, dall’alto dei sui 800 metri, offre panorami indimenticabili che spaziano dalle Alpi Marittime fino alle cime della Lombardia.
Si sa poco sull’origine del suo nome e, come spesso accade in questi casi, molte sono le supposizioni. La sua piazzetta è considerata una delle più armoniche del Piemonte e i resti dell’antico castello dei Marchesi del Carretto, passato poi di casata in casata fino ai Savoia, la dominano completamente.

Il castello di Roccaverano e la chiesa del Bramante
L’antico maschio, sulla cui sommità è possibile salire, con i suoi 30 metri di altezza e altrettanti di base, si staglia di fronte al vero capolavoro che Roccaverano custodisce: la chiesa bramantesca dell’Annunziata, uno dei quattro gioielli rinascimentali del Piemonte.

La Chiesa cimiteriale di San Giovanni
Da non perdere la Chiesa cimiteriale di San Giovanni, appena fuori paese, che racchiude il più imponente ciclo di affreschi tardo-quattrocenteschi della Provincia di Asti e la torre medievale di avvistamento di Vengore, utilizzata nel passato per controllare tutti gli arrivi dalla costa.
La Robiola di Roccaverano DOP
Inoltre, Roccaverano è anche famoso per la sua “robiola”, l’unica DOP di latte caprino lavorato a crudo d’Italia. Troverete produttori locali pluripremiati di altissimo livello che vi faranno scoprire questo tesoro del territorio.
Se sarete affamati, un pranzo sulla piazzetta presso l’Osteria del Bramante è d’obbligo. Consiglio questo ristorante per l’eccellente cura con cui propone la cucina della tradizione e l’abilità di Giselda che ai fornelli dà il meglio di sé.
