Visitare Villa Ottolenghi-Wedekind ad Acqui Terme (AL) è davvero un’esperienza unica.
Ciò che colpisce, però, sono i dettagli che non lasciano mai nulla al caso: dalla mentuccia del prato seminata per “equilibrare” durante la fioritura il profumo dei glicini, ai portoni costruiti con meccanismi degni di un film di James Bond. Non si finisce più di scoprire paricolari, curiosità, aneddoti di questa stupefacente struttura.
Dalla passeggiata privata del giardino si gode di una vista spettacolare sulla città di Acqui Terme e sul Tempio di Herta, che consiglio di includere nel percorso.
Cosa vedere
L’opera architettonica del secolo scorso, sorge ad Acqui Terme sulla collina di Borgo Monterosso. Arturo Benvenuto Ottolenghi ideò il complesso all’inizio del secolo scorso; con la moglie Herta von Wedekind, decise di realizzare una residenza dove l’architettura, la pittura, la scultura e il paesaggio si potessero fondere creando un splendido esempio artistico in armonia tra rigore degli spazi e dolcezza delle colline circostanti. Celebri architetti come Marcello Piacentini con vari artisti quali Arturo Martini, Fortunato Depero, Venanzo Crocetti vi soggiornarono, insieme ai più noti nomi dell’arte del periodo. Contribuirono alla realizzazione di questo atelier d’arte, formato da diverse strutture: la villa padronale di 3.500 mq, la cantina vinicola di 1.600 mq, una cisterna monumentale, due piscine collegate tra loro, un campo da tennis e 8 ha di vigne.
Il “Paradiso Terrestre” è il giardino di 20.000 mq disegnato dal grande architetto paesaggista Pietro Porcinai. Nel 2011 l’European Heritage Garden Network lo dichiarò il più bel giardino d’Europa.

Il Tempio venne pensato come tomba dei Conti, anche se non venne mai utilizzato a tale scopo. Nei loro intenti avrebbe dovuto essere collegato alla villa da un tunnel segreto.
I mosaici e i dipinti interni, che narrano storie e consegnano personaggi all’immortalità, incombono sul visitatore, in un’atmosfera fredda e irreale.
Da non perdere!
