Un simpatico tour in treno
Per molti turisti il Monferrato è un’entità astratta, un qualcosa che mnemonicamente viene ricollegato al Piemonte, senza sapere però se stia nei pressi di Domodossola o vicino a Tortona.
Pochi sanno invece che In realtà il Monferrato abbraccia sì le provincie di Asti e Alessandria, ma si spinge fino al mare. Noi visitiamo spesso, con un originalissimo tour in treno, la città di Savona che è parte di questo territorio così ricco di bellezze e storia.
Ci siamo stati il 19 maggio e, come sempre, è stato molto divertente cogliere lo stupore sui visi dei diffidenti visitatori perché pensano di trascorrere una piacevole giornata, ma senza picchi di entusiasmo. Invece scoprono che, oltre alle ciminiere di Vado e lo snodo autostradale, c’è una delle tante belle città italiane.

Cosa vedere
Piccola, con un centro storico che si gira a piedi tranquillamente, Savona va visitata guardando in alto per cogliere l’eleganza dei tanti palazzi liberty che la decorano.
Saltando a pié pari musei e pinacoteche, è bello ammirare il “palazzo dei Pavoni” in via Paleocapa, quasi in fondo al corso, dove la torre trecentesca di Leon Pancaldo “vigila” ancor oggi sul porto.
Una delle cose più interessanti che si apprezzano sono gli antichi vicoli che ti conducono sempre alla Campanassa, l’antica torre medievale della città. Qui trattorie, negozi e localini scanditi dai portali decorati in pietra scolpita ruotano intorno alla Cattedrale e alla Cappella Sistina (la seconda in Italia). Ogni tanto un Oratorio, una Confraternita dedicata a quello o a quell’altro Santo. Non perdeteveli: all’interno spesso ospitano le “casse processionali” di prestigiosi artisti dei secoli passati.
Noi abbiamo avuto la fortuna di ammirare l’interno dell’Oratorio più antico di Savona, NS di Castello, risalente al 1260. è aperto solo in alcuni giorni (verificate gli orari) e al suo interno racchiude l’enorme polittico di Vincenzo Foppa che a dir poco lascia senza fiato.

Abbiamo concluso la visita (pur tralasciando ancora tanto altro da scoprire) con una passeggiata al Priamàr prima di riprendere il treno per Santuario. Qui, nel luogo in cui avvenne un’apparizione nel lontano 1536, sorge una basilica che ospita un altare del Bernini e una tela del Domenichino. Consiglio di prenotare anche una visita al vicino Museo del Tesoro che conserva gli ex-voto in oro, argento e pietre preziose donati in passato da nobili famiglie, prelati e gente comune in segno di ringraziamento.
